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La Frequenza Cardiaca...quanti battiti?
Sentiamo spesso parlare di frequenza cardiaca soprattutto in ambito sportivo, legato quindi all'intensità dello sforzo fisico, ma è un parametro che anche a riposo è molto importante per la prevenzione cardiovascolare, ma andiamo con ordine!

Cos'è la frequenza cardiaca? La frequenza cardiaca è il numero di battiti che il cuore effettua al minuto (bpm = battiti per minuto) ed è in sostanza la velocità delle contrazioni del cuore; varia in modo naturale sia in base ad età, a forma fisica e a determinate condizioni (es. assunzione di droghe) o ad altri fattori esterni (es. temperatura ed umidità). La frequenza cardiaca può essere misurata in diverse condizioni:
a riposo
massima sotto sforzo
di recupero che corrisponde alla frequenza raggiunta dopo 2 minuti terminato lo sforzo
Quali sono i valori di riferimento?
Secondo l'American Heart Association la frequenza cardiaca a riposo:
adulto 60-100 bpm
se superiore a 100 bpm si parla di tachicardia
se inferiore a 60 bpm a riposo, si parla di bradicardia
nel sonno in condizioni normali si può arrivare anche a 40-50 bpm
se la frequenza non è regolare si parla di aritmia
TACHICARDIA La Tachicardia è definita da un battito cardiaco accelerato a riposo, che supera i 100 bpm. In questa condizione possono essere presenti sintomi quali il senso di vertigini, affanno, debolezza, stordimento sino ad arrivare alla perdita di coscienza.
BRADICARDIA La Bradicardia è definita da un battito cardiaco rallentato a riposo, che si trova al di sotto dei 60 bpm. In questa condizione si possono avvertire vertigini, difficoltà nella respirazione e sensazione di stanchezza. Ricordiamo che negli sportivi, la frequenza cardiaca a riposo può essere anche compresa tra i 50 ed i 60 bpm e nel sonno possiamo arrivare ai 40 bpm.
ARITMIA L'Aritmia è definita da un battito cardiaco irregolare. Anomalie di frequenza cardiaca a volte indicano problematiche da indagare. L’aritmia cardiaca può arrivare a provocare una sincope, improvvisa, o anticipata da capogiri, sudorazione, nausea, astenia. In genere il paziente riprende conoscenza da solo e in tempi brevi; nel caso in cui non riprenda conoscenza, c’è il rischio di arresto cardiaco e devono essere messe in atto tutte le misure d’emergenza possibili: massaggio cardiaco, respirazione artificiale, defibrillazione, ecc.
DIAGNOSI E CURA..anche a domicilio!
Qualora si rilevassero problematiche relative alla frequenza cardiaca, è consigliato affidarsi ad un Cardiologo per un controllo approfondito.
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